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Serena Niccolai

Sapete come si mangiano i broccoli?

Il principio attivo dei broccoli è il sulforafano, una sostanza in grado di proteggere la nostra vista, il cervello, di proteggerci dai radicali liberi, di proteggere le articolazioni dai danni indotti dall’artrite, di aiutare a prevenire il cancro e contribuire a curarlo.

Non è già “bell’e pronto” nei broccoli, ma si forma in seguito ad una reazione chimica tra un composto precursore e un enzima, che però viene distrutto dalla cottura.

Questo può spiegare perché otteniamo un’importante soppressione della crescita delle cellule tumorali da parte dei broccoli crudi (ma anche cavoli e cavoletti di bruxelles), ma non da parte di quelli cotti.

Ma a chi piacerebbe mangiare cavoli crudi? A nessuno credo, ma esiste una strategia, anzi due!

Broccoli

Allora, prima di tutto vi spiego come si forma questo importante composto: il precursore del sulforafano è una molecola chiamata glucorafanina, presente nei broccoli crudi. Quando il broccolo crudo viene tagliato, le cellule si rompono, rilasciando l’enzima mirosinasi. In questa maniera, l’enzima viene in contatto con la glucorafanina e, dandogli un po’ di tempo per reagire, danno origine al sulforafano.

Dunque, una prima importante strategia è quella di sminuzzare i broccoli, aspettare 40 minuti e dopo di che cuocerli.

A questo punto, anche se l’enzima viene distrutto dalla cottura non ha più importanza perché, avendo tagliato precedentemente i broccoli, gli abbiamo dato tempo per reagire con il precursore e il sulforafano che ne è nato è resistente alla cottura (solo l’enzima non lo è). Così potremmo ottenere tutti i benefici che questo composto apporta.

C’è altrimenti un’altra strategia, da poter utilizzare quando i broccoli sono già cotti. In questo caso, se non sono stati tagliati precedentemente e quindi non abbiamo reso possibile la formazione del sulforafano, possiamo ovviare al problema aggiungendo noi l’enzima.

Ma come?

Aggiungendo al broccolo cotto una qualsiasi verdura della famiglia delle crucifere, come i ravanelli o la senape, perché queste contengono l’enzima.

Gli studi hanno dimostrato che per produrre cospicue quantità di sulforafano sia sufficiente una quantità di senape ridottissima, appena un pizzico (si può trovare la senape in polvere in qualsiasi supermercato).

In questo modo si fornisce una fonte naturale di enzima e quindi è come se quel broccolo lo stessimo mangiando crudo!

Quindi, se ti dimentichi di tagliare prima i tuoi broccoli (ma funziona con tutti i cavoli), basta solo che ti ricordi di cospargerli con poca senape in polvere e sei apposto (ne basta meno di mezzo cucchiaino)!

Oppure puoi semplicemente aggiungere una piccola quantità di verdura cruda a quella cotta perché contenendo ancora l’enzima, questo può andare a lavorare con il precursore delle verdure cotte per produrre il sulforafano.

Vi ho dato un consiglio interessante?

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