Un cereale che mi piace tantissimo, forse il mio preferito.
Il farro è il progenitore del classico frumento duro, dal quale si differenzia, però, per importanti caratteristiche.
Prima di tutto, c’è da dire che più del 90% del frumento che consumiamo oggi è stato modificato geneticamente.
Secondariamente, il frumento (come anche il riso brillato) contiene soprattutto amido mentre il farro, invece, mantenendo intatta la carosside esterna, che ha lo scopo di proteggere il chicco da agenti inquinanti e il germe, ha un grande potere nutritivo.
Poi, sembra esserci una differenza anche nella quantità e qualità del glutine, che risulta essere inferiore e sicuramente più digeribile nel farro rispetto al frumento, unitamente ad un quantitativo superiore di sali minerali.
Inoltre, il farro è ricco di beta glucani, fibre che esplicano un’azione protettiva nei confonti del nostro apparato digerente, ed agevolano la digestione. Infine, ha un basso indice glicemico.
Insomma, mangiate il farro che vi fa bene!
In foto il mio pranzo di oggi, nonché uno dei miei pasti estivi preferiti: farro (in questo caso quello biologico e integrale acquistato durante il mio recente viaggio in Abruzzo) con pomodorini, rucola, scaglie di grana e, naturalmente, olio extra vergine di oliva e sale.
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