Flora intestinale
Con l’ultimo post vi ho lasciato un interrogativo: come fa il nostro organismo e, quindi, il nostro sistema immunitario, a capire quali sono i batteri cattivi sui quali intervenire e quelli buoni invece da lasciare stare?
Nel nostro intestino, solo un singolo strato di cellule separa il lume interiore, ricco di batteri, dal resto dell’organismo. Il nutrimento principale che mantiene vivo questo strato cellulare è il butirrato, un acido grasso a corta catena prodotto dai batteri buoni, a partire dalla fibra che consumiamo.
Fino ad oggi non era ancora ben chiaro ma ora sappiamo che il nostro sistema immunitario identifica come batteri buoni, proprio quelli che producono butirrato, il quale sopprime la risposta infiammatoria indicando al sistema immunitario di non intervenire su quei batteri. Questo indica che c’è una buona quantità di batteri buoni.
Nel caso in cui l’organismo percepisse una quantità di butirrato troppo bassa, questa verrebbe interpretata come una prevalenza di batteri cattivi sui batteri buoni, allora si attiverebbe la risposta infiammatoria del sistema immunitario, fino a riportare gli adeguati livelli di butirrato.
Il fatto è che il butirrato viene prodotto, dai nostri batteri buoni, tramite l’utilizzo della fibra alimentare. Se non mangiamo la fibra, il butirrato non viene prodotto. Potremmo anche avere tanti batteri buoni, ma se non gli diamo la fibra loro non producono butirrato, e questo è percepito dal nostro organismo come presenza di batteri patogeni, con conseguente scatenamento di infiammazione.
Quindi il nostro corpo può scambiare il non mangiare fibra, con l’avere una popolazione di batteri cattivi nel nostro intestino.
Questo succede perché il nostro organismo non conosce i cibi lavorati, carenti di fibre, (che sono ancora troppo recenti) ma si è evoluto per milioni di anni assumendo grandi quantità di fibra. Quindi, seguendo una tipica dieta occidentale ricca di carne e cereali raffinati, ad esempio, il nostro intestino rileva basse quantità di butirrato ma non può sapere che questo è dovuto all’assenza di fibra e lo interpreta come un eccesso di batteri cattivi e risponde di conseguenza, scatenando la risposta infiammatoria.
Questa sua attività antinfiammatoria è una delle ragioni per cui è fondamentale assumere fibra (dagli alimenti, non dagli integratori), tutti i giorni, per avere una salute ottimale.
Quando nutriamo i nostri batteri intestinali, essi ci nutrono a loro volta.
E voi nutrite adeguatamente i vostri batteri intestinali?