Molti di voi lo sanno già ma ve lo ricordo perché mi fa sempre un certo effetto: la superficie totale del nostro intestino è di circa 400 metri quadrati, più grande di due campi da tennis! Non vi fa impressione?
E gran parte di questa superficie è piena zeppa di batteri. Infatti, nel nostro corpo ci sono più batteri che cellule, per la precisione (o quasi), abbiamo un numero di batteri 10 volte superiore al numero delle nostre cellule! E il 95% di questi risiede nel tratto gastrointestinale.
Una parte del nostro peso sulla bilancia è causato da loro, ben 1 o 2 kg (ma non utilizzatela come scusa eehh!!).
Ci sarebbe davvero tanto da scrivere, perché la nostra flora intestinale è importantissima per svariate funzioni: ostacolare lo sviluppo di patogeni, digerire i carboidrati complessi, produrre vitamine, assorbire i minerali, controllare l’appetito, il transito intestinale e la sensibilità insulinica, modulare il sistema immunitario e l’infiammazione, produrre acidi grassi a corta catena e tanto altro.
Abbiamo letteralmente migliaia di miliardi di batteri nel nostro intestino, tra i quali possono presentarsi anche batteri “cattivi”.
Se il nostro intestino è in uno stato di buona salute, riesce a mantenere un equilibrio tra le varie specie microbiche e a svolgere al meglio le varie funzioni prima elencate. Ma se prevalgono i batteri cattivi, questi possono dare origine a tutta una serie di problematiche che causano infiammazione.
Questo stato, detto di disbiosi, può essere causato da vari fattori tra cui, chiaramente, un’alimentazione scorretta. Allora come fa il nostro organismo a riconoscere i batteri buoni e quelli cattivi?
Ve lo racconto nel prossimo articolo!
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