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Serena Niccolai

Conosci il lievito madre?

Chiamato anche pasta madre, pasta acida o lievito naturale, il lievito madre non è altro che un impasto di acqua e farina che può essere utilizzato per produrre pane, pizza, dolci e qualsiasi altro prodotto impastato.

La sua peculiarità risiede nelle forme batteriche e di fermenti che lo costituiscono. Mentre il classico lievito di birra contiene un solo ceppo, quello del Saccharomyces Cerevisiae, il lievito madre è costituito da più ceppi batterici e da vari fermenti lattici.

Qual è il vantaggio?

Lievito madre

Le specie presenti nel lievito madre convivono e interagiscono tra di loro. Si nutrono dell’amido e degli zuccheri, decomponendoli, con conseguente formazione di anidride carbonica, etanolo e acidi lattici.

Questo determina la formazione di un prodotto più compatto, con un sapore deciso e un odore caratteristico e di solito più tollerato e digeribile rispetto a quello che si ottiene con il lievito di birra.

Infatti, le varie forme di microrganismi presenti “digeriscono” gli zuccheri, così, il pane fatto con il lievito naturale causa un minore aumento dei livelli di zucchero nel sangue e una minore produzione d’insulina, perché ha un indice glicemico pari alla metà di quello del pane tradizionale.

Il glutine viene completamente decomposto e di conseguenza risulta tollerabile anche per i celiaci (che comunque possono provare a produrlo a partire da farine senza glutine, come quella di riso).

Le specie microbiche presenti nel lievito madre, inoltre, aumentano l’assorbimento di alcune sostanze come il calcio, il ferro, il magnesio, l’acido folico, le vitamine del gruppo B e gli antiossidanti, anche grazie alla loro capacità di ridurre l’acido fitico. Poi, agiscono come conservanti naturali, quindi, il pane si conserva più a lungo.

Inoltre, induce un maggior senso di sazietà dopo il pasto.

LIVELLO: medio

TEMPO DI PREPARAZIONE: 5 minuti

Ingredienti:

  • 200 g di farina
  • 100 g di acqua

Istruzioni:

1. Unire farina e acqua, in una dose doppia di farina rispetto all'acqua (ad esempio, 200 g di farina e 100 g di acqua).
2. Essendo “vivo”, necessita di attenzioni e cure, così potrà durare anche per anni! Quindi, va rinfrescato regolarmente. Il rinfresco prevede che si elimini la parte più superficiale del lievito, che sta a contatto con l'aria e che sarà più dura, per poi aggiungere un po' d'acqua e farina (sempre in quantità doppia rispetto all'acqua).
3. Dopo due settimane di quotidiani rinfreschi, il lievito è pronto per essere usato.
4. A questo punto, il rinfresco può essere fatto tutti i giorni e in questo caso è sufficiente conservarlo a temperatura ambiente, in un contenitore di vetro coperto con un panno.
5. In alternativa, può essere rinfrescato una volta a settimana e in questo caso è meglio conservarlo in frigo.
E voi lo utilizzate il lievito madre?
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